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Musica

30 Anni Camminando: il tour europeo di Pippo Pollina

Il 2019 di Pippo Pollina non si ferma. Dopo l’uscita dell’album Süden II e la tournée con Werner e  che, oltre alla Germania ha sfiorato anche casa nostra, l’artista siciliano si prepara per un tour tutto europeo che toccherà  diversi angoli dello Stivale nel prossimo novembre: le date italiane apriranno con il 19 novembre a Torino, per proseguire a Milano il 20, Porto San Giorgio il 21, Scandicci il 22 e Verona il 23.

 

In quest’ultimo significativo impegno del 2019 Pippo Pollina (voce, chitarra e piano) sarà accompagnato dalle 3 eccellenti voci delle cantanti siciliane (anche cantautrici) Adriana e Roberta Prestigiacomo e Claudia Sala, oltre che da Roberto Petroli, polistrumentista che collabora con Pippo da diversi anni (Sassofono, clarinetto, flauto, tastiere). Il percussionista Fabrizio Giambanco, anch’egli siciliano, completerà l’organico.

 

Una tournée europea ed europeista, dal titolo emblematico di 30 anni Camminando, con più di 25 concerti previsti in importanti città e capitali nell’Unione Europea. Il concerto prevede alcune fra le canzoni più significative del lungo percorso artistico del cantautore.
Fra esse si ritrovano i vibranti omaggi a Léo Ferré (Léo), a Victor Jara (Il giorno del falco), a Jacques BREL (Amsterdam) in italiano. Una potente invettiva contro la violenza e l’odio con Signore da qui si domina la valle, ispirata dalla tragedia jugoslava di Srebrenica e Sarajevo; mentre un importante messaggio è portato dalla storia del giovane eroe anti-mafia Peppino Impastato in Centopassi. Nel repertorio di Pippo anche gli emozionanti inni alla libertà e alla pace fra cui Versi per la libertà e Banneri, in dialetto siciliano. E poi l’infinita tenerezza di tragiche storie di guerre e di migrazioni, come nella ninna-nanna Sambadiò. Un repertorio in cui non possono mancare bellissime e mai banali canzoni d’amore, oltre a  storie di vita ricche di umanità di personaggi comuni.

 

Oltre alle date italiane il tour prevede, a partire dal 2 Novembre, due settimane in Germania, Austria e Svizzera. A seguire il 26 in prossimità di Strasburgo, il 27 in Lussemburgo, il 28 a Bruxelles, il 29 a Amsterdam, il 30 a Londra, per concludere il 1 Dicembre a Parigi.

 

Date italiane

 

Torino

Martedì 19 Novembre 2019 ore 21.00

Teatro Vittoria Via Antonio Gramsci 4, 10121 Torino

 

Milano

Mercoledì 20 Novembre 2019 ore 21.00

Auditorium San Fedele Via Ulrico Hoepli, 3/b, 20121 Milano

 

Porto San Giorgio (FM)  
Giovedì 21 Novembre 2019 ore 21.00

Teatro Comunale Largo del Teatro 1 – 63822 PORTO SAN GIORGIO

 

Scandicci (FI)

Venerdì 22 Novembre 2019 ore 21.00

Nuovo Auditorium  Piazzale della Resistenza – SCANDICCI (FI)

 

Verona
Sabato 23 Novembre 2019 ore 21.00

Teatro Stimate Via Carlo Montanari 1, 37122 Verona

 

Prevendite:  on-line  www.mailticket.it 

Informazioni: info@30annicamminando.com

Pippo Pollina rappresenta il simbolo perfetto del cantautore di madrelingua italiana impegnato per l’Europa e per la sua cultura. Il suo straordinario percorso artistico si è sviluppato attraverso gran parte del territorio europeo : 23 album pubblicati, più di 3000 concerti tenuti negli ultimi 30 anni.

Co-fondatore del gruppo Agricantus, nel 1979 a Palermo, collaboratore all’inizio degli anni ’80 nella sezione Giovani della rivista « I Siciliani », rivista di informazione e di lotta contro la mafia, in seguito all’assassinio del suo direttore Giuseppe Fava nel 1984, Pippo Pollina decide nel 1985 di lasciare la Sicilia e gli studi di diritto per intraprendere un lungo viaggio di esplorazione culturale attraverso l’Europa, inizialmente previsto per un periodo di 3 mesi. Questo viaggio « d’iniziazione » dura invece quasi 2 anni durante i quali ha l’occasione di incontrare le realtà culturali del Vecchio Continente alla vigilia della caduta del Muro di Berlino: due anni durante i quali viaggia senza interruzione e suona da Firenze a Vienna, da Parigi a Berlino, da Praga ad Amsterdam, da Copenhagen a Stoccolma, da Londra a Bruxelles, da Barcellona alla Svizzera. I concerti vengono improvvisati nelle strade e nelle piazze, solo o con musicisti incontrati per caso.
Il suo repertorio è per metà di sua scrittura e composizione, per l’altra principalmente di canzoni di Victor Jara, degli Inti-Illimani, di Léo Ferré (uno dei suoi maestri), di Luigi Tenco, di Fabrizio De André.

Un giorno del 1987 Linard Bardill, cantautore svizzero pacifista ed ecologista , lo nota mentre suona in una strada di Lucerna. Questo incontro sarà decisivo per il suo futuro umano e artistico. Pippo Pollina collabora al nuovo album di Linard Bardill e partecipa ai suoi concerti nei teatri. Da quel momento, la musica, la canzone d’autore, lo spettacolo diventano, oltre che la passione, la vera professione di Pippo Pollina.
Stabilitosi in Svizzera, a Zurigo, dove vive ormai da 30 anni, continua a presentare nei più prestigiosi teatri e festival di gran parte dell’Europa il suo vastissimo repertorio, di oltre 300 canzoni dedicate alla libertà, alla pace, alla giustizia, all’amore universale, alla lotta per l’ambiente, alla solidarietà verso i migranti, senza mai smettere di denunciare mafie e guerre. I suoi testi raccontano più di 30 anni della storia d’Italia, della storia d’Europa e di quella del mondo. La sua interpretazione  vibra di straordinaria passione e di grande intensità accompagnate da grande forza ed eccellenti qualità musicali. Alla fine degli anni ’90 Pippo POLLINA è ormai divenuto un punto di riferimento incontestabile in campo musicale nei paesi mitteleuropei.
L’avventura italiana si riapre nel 1997, grazie al fatidico incontro, in Germania, con Leoluca Orlando, a quell’epoca come adesso sindaco di Palermo. Uomo politico di grande apertura culturale e propenso all’accoglienza, oltre che profondo conoscitore della cultura e della lingua tedesca. Pippo Pollina può così finalmente ritrovare il suo paese, la sua isola, la sua città, e con esse una parte della sua vita alla quale si era trovato a dover rinunciare, dolore che spesso trapela forte nel suo canzoniere. Con l’assistenza e il sostegno appassionato di Rambaldo Degli Azzoni, manager e compagno di avventure, il ritorno in Italia prende forza e il pubblico del « Bel paese » comincia a scoprire e ad apprezzare questo grande artista. 

L’album Rossocuore (2000), che segna il momento cardine del nuovo inizio di Pippo Pollina nel suo paese natale, contiene anche un formidabile duetto con l’immenso Franco Battiato nella canzone Finnegan’s wake.  

Versi per la libertà, nel 2002, fa scoprire in Italia, ma anche in Europa, la poesia e il profondo impegno di questo artista che si manifesta al suo culmine nella canzone Il giorno del falco, dedicata a Victor Jara e interpretata con il celebre gruppo cileno Inti-Illimani.

Durante i dieci anni successivi Pollina pubblica altri 5 album di grande impegno.

Uno è dedicato alla Strage di Ustica e contiene la registrazione dell’opera di teatro musicale rappresentata nel 2007 in occasione dell’inaugurazione a Bologna del Museo per la Memoria di Ustica. Opera che sarà poi tradotta in tedesco e francese e portata anche in Svizzera, Germania e Francia, suscitando grandi emozioni e facendo conoscere anche in Europa quella tragica vicenda.
Un altro album, il Best of intitolato Fra due isole (2009), che contiene alcune fra le canzoni più significative del suo repertorio, viene registrato con la partecipazione dei 67 giovani musicisti dell’Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Zurigo.

Nel 2011 Pippo POLLINA si lancia in una nuova sfida: la Francia e i paesi francofoni. Da quel momento il pubblico francese comincia a conoscerlo e ad apprezzarlo. Egli rappresenta infatti un importante legame con la chanson francese attraverso Léo Ferré e Georges Moustaki, meravigliosi artisti ai quali si è ispirato e con i quali ha collaborato e anche cantato.

Nel Novembre 2018, dopo 30 anni di assenza, Pippo Pollina dà nuovamente un concerto in Belgio, a Liegi, fra gli applausi di un pubblico belga, italiano e tedesco, a rappresentare da parte di questo artista l’incessante ricerca dell’unione di genti e culture in tutta Europa.

Da ricordare anche che nel 2002 Pollina ha proposto una propria versione in italiano della celebre canzone Amsterdam di Jacques Brel (un altro dei suoi maestri) e che questa versione ha avuto grandi apprezzamenti da parte degli editori e anche della vedova di Brel. Essi hanno dato senza esitazione il permesso di registrare ed eseguire dal vivo questo brano. 

Nel 2017 l’artista siciliano dà più di 150 concerti per presentare Il sole che verrà, suo 22° album, ricco di speranza nel futuro, e più di 120 concerti nel 2018, in una dozzina di paesi europei.

Nell’Ottobre 2018 è invitato speciale , al fianco di un altro siciliano d’Europa come Adamo, al Premio Tenco, che rappresenta l’evento più importante per la canzone d’autore in Italia.
Nel gennaio 2019 Pippo Pollina pubblica il suo nuovo album Süden II. Questo disco rappresenta il secondo capitolo cominciato intorno al 2010 con il cantautore Werner Schmidbauer ed il polistrumentista Martin Kälberer, entrambi bavaresi (Germania del Sud). Süden, il SUD come metafora: Sud della Germania, Sud dell’Italia, incontro fra lingue e culture, canzoni in italiano e tedesco, con strofe, ritornelli e duetti nell’altra lingua. E a partire dal 7 Marzo 2019 parte una tournée con circa 80 concerti in Germania, Austria e Svizzera, con una sola eccezione: il concerto dell’8 giugno 2019 nel celebre Teatro Massimo di Palermo. Per la cronaca, la lunga tournée del primo Süden, cominciata nel 2012, è durata un anno e mezzo ed è terminata nell’agosto 2013 all’Arena di Verona davanti a più di 10.000 spettatori venuti da diversi paesi europei.