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Musica

A ParmaJazz i concerti di Tommy Smith e Hilde Marie Holsen

Dopo la felice apertura del 30 settembre con la Jazz’on Parma Orchestra di Beppe di Benedetto, ParmaJazz Frontiere Festival è pronto per un nuovo week end denso di musica e ricco di proposte artistiche. In programma due concerti e una masteclass: si apre con Tommy Smith che sarà protagonista di una masterclass al Conservatorio Arrigo Boito di Parma il 6 e 7 ottobre per poi salire sul palco dei Voltoni del Guazzatoio il 7 ottobre (ore 20.30) a presentare il suo progetto solista Spaces and Places: musicista dalla carriera sconfinata, Tommy Smith è una personalità poliedrica nota per destreggiarsi con facilità tra classica, jazz ed esperienze contemporanee. Il week end si conclude l’8 ottobre con la tradizionale Una stanza per Caterina, l’appuntamento annuale con la musica al femminile pensato per ricordare l’amica e mecenate Caterina Dallara, che quest’anno vedrà protagonista all’Ape Parma Museo (ore 18.30) la trombettista norvegese Hilde Marie Holsen con il suo progetto in solo Ediacara.

Tommy Smith si destreggia con facilità tra classica, jazz ed esperienze contemporanee. Musicista dalla carriera sconfinata, enfant prodige e titolare dell’Oder of British Empire, Tommy Smith è un pilastro del sassofono contemporaneo. Le sue collaborazioni con Gary Burton, Jon Christiensen, Jack DeJohnette e Kenny Wheeler parlano da sole, ma è bene non dimenticare anche il suo lavoro di divulgatore e apprezzato didatta presso il Royal Conservatoire of Scotland.

Noto anche per la sua attività di compositore e arrangiatore, ma anche di strabiliante virtuoso, a Parma porta una masterclass che verterà su molteplici argomenti, dalle tecniche della sua esibizione in solo al festival ParmaJazz Frontiere, Spaces and Places, alla possibilità di interagire direttamente con gli studenti coinvolti. Quanto al suo progetto in solo, Spaces and Places, si tratta, come suggerito in parte dallo stesso titolo,

sia di una sfida strumentale non indifferente, che di una meditazione sulla rifrazione del suono all’interno dello spazio che ospita la performance.

Sul suonare in solo lo stesso Smith dichiara: “È la più difficile delle forme d’arte: che tu decida di creare un bordone con la respirazione circolare, esplorare le tecniche estese sul sassofono o, semplicemente, creare una bella melodia, non hai luogo in cui nasconderti, sei in una costante relazione con te stesso, lo spazio, il pubblico e il materiale”.

Sin dal suo debutto del 2015, l’album Ask per l’etichetta norvegese Hubro, Hilde Marie Holsen ha portato avanti una ricerca di musica elettroacustica in cui al suo strumento viene affiancata un’elettronica organica, capace di ampliare la tavolozza timbrica senza prevaricare, lavorando in sinergia col suono acustico.

Ediacara è un concerto improvvisato dove ogni suono, acustico o processato elettronicamente, proviene dalla tromba della Holsen, evocando una sinfonia di timbri il cui peso e densità può ricordare sia il suono organizzato di Edgar Varese sia la musique concrète; luoghi magici dove il timbro cristallino della tromba è libero di vagare.