3 – 6 luglio
32 concerti live con artisti da tutto il Mondo e la prima assoluta del nuovo concerto di Moni Ovadia. Dagli States Joachim Cooder
Folkest entra nel vivo ed ecco finalmente in arrivo le quattro giornate fitte di appuntamenti di San Daniele: un weekend di musica e di incontri dedicati al pubblico, come i seminari di canto e i seminari di ballo, gli incontri, i film,gli speed meeting e la serata dedicata al Premio Alberto Cesa. Oltre ai grandi ospiti che animano tradizionalmente il Festival. Si apre, infatti, il 3 luglio con l’attesissima prima assoluta di Yiddish Blues di e con Moni Ovadia, con arrangiamenti e direzione artistica di Giovanna Famulari e Michele Gazich. Venerdì 4 luglio, dopo il Concerto di Gala con i Trillanti – Tradizione 2.0, vincitori del Premio Alberto Cesa dello scorso anno; mentre la musica entra in tutti i locali del centro cittadino con Musica Tra la Gente, musica dal vivo in ogni angolo della città con The Bluegrass Baby, Miki Martina, LarreAlde Band, Gran Turna, Villachorus, Crotz ta Palûd, Hraybery e Viaç.
Grande attesa anche per un altro importante ospite: il 5 luglio, in Piazza Vittorio Emanuele II, salirà sul palco Joachim Cooder, percussionista e multi-strumentista statunitense figlio di Ry Cooder, insieme con Adriano Viterbini.
Torna, inoltre, la partnership con UpBeat, la piattaforma dell’Unione Europea nata da una rete formata da Folkest insieme ai quattordici più importanti showcase festival di tutta Europa che si incontrano per l’occasione a San Daniele: incontri diretti con produttori, direttori artistici e giornalisti. E poi i musicisti: oltre agli italiani Darbar Mantra, La Peka e i friulani Crotz ta Palûd, si aggiungono dalla Slovenia Kiki, Lyre’n’Rhapsody dalla Grecia, Nora Gharyéni dalla Tunisia, dalla Polonia Hraybery e dal Portogallo Asteria.
Fra le novità del Festival e delle giornate di San Daniele un vero e proprio focus sulla Catalogna, preziosa piattaforma per uno scambio culturale significativo realizzata in collaborazione con il Ramon Llull Institut, che vedrà a San Daniele sul palco artiste come Paula Peso, Lotta&Stina e Sandra Bautista. L’innovativa fusione di suoni tradizionali e moderni di Paula Peso conquisterà senza dubbio il nostro pubblico. Il talento e la performance di Lotta&Stina conferiranno una dimensione nuova e coinvolgente al nostro festival, per un momento dedicato a famiglie e bambini. Le performance potenti ed emozionanti di Sandra Bautista offriranno un’esperienza profondamente toccante e memorabile.
In programma anche una serie di seminari che si svolgeranno tra il Parco del Castello e la Loggia Guarneriana. I laboratori di danza saranno curati da LarreAlde Band e La Paranza Mediterranea, mentre quelli dedicati al canto vedranno come docenti Elena Ledda e Giuseppina Casarin.
Ultima tappa delle giornate sandanielesi – il 6 luglio – la finale Premio Alberto Cesa: sei gruppi e singoli artisti da tutta Italia già selezionati nel corso delle serate dal vivo ad Arezzo (Zerofolk Duo), a Cervasca (Stefano Turolla Trio), a Loano (Pasticcio Meticcio), a Codroipo (Urtie), a Roma Massimiliano Felice e Arbizzano (Fan Chaabi). Tutti proporranno un proprio brano e a tutti è stato chiesto di mettere in musica una poesia di Federico Tavan, grazie a una collaborazione con Morganti Editori.
Folkest, per la direzione artistica di Andrea Del Favero, è realizzato dall’Associazione Culturale Folkgiornale ETS, grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Friuli, dei comuni di San Daniele del Friuli e di Udine, di Banca 360 e degli Enti Locali degli oltre trenta comuni del Friuli Venezia Giulia coinvolti, di Abaco Viaggi, Cantina Tavagnacco, Cooperativa Itaca.
Ma scendiamo nel dettaglio del programma.
Si parte con un evento unico giovedì 3 luglio alle ore 21.00 al Parco del Castello con Yiddish Blues, un concerto con l’attore, cantante e scrittore italiano di origine bulgara Moni Ovadia. Gli arrangiamenti e direzione artistica sono di Giovanna Famulari e Michele Gazich, due musicisti eclettici con un background internazionale.
Il giorno successivo, venerdì 4 luglio alle ore 18.00 alla Chiesa San Antonio Abate, un concerto di gala con i Trillanti – Tradizione 2.0, vincitori del Premio Cesa 2024. A seguire per la sezione Musica tra la gente, in diverse location della Città di San Daniele si esibiranno artisti dall’Italia e dell’Europa per degli eventi unici. Alle ore 19.30 inizieranno ad Adelia di Fant, il concerto della band italiana The Bluegrass Baby; a La Tavernaccia i piemontesi Gran Turna; a La Trappola dai Paesi Baschi LarreAlde Band; al Meister Caffè i friulani Villachorus; al Panorama Hotel Friuli il cantautore friulano Miky Martina; all’Osteria al Portonat sempre dal Friuli Crotz ta palûd. Alle ore 21.00 invece inizieranno gli eventi a L’Osteria di Tancredi dal Piemonte Gran Turna; all’Osteria Al Bersagliere il gruppo polacco Hraybery; alla Pizzeria La Bussola doppio appuntamento con il cantautore friulano Miky Martina; al Ristorante Al Cantinon doppio appuntamento con The Bluegrass Baby; e al Ristorante Farroni, anche qui, doppio appuntamento con Crotz ta palûd. Villachorus e Viaç saranno gli incursori musicali che interverranno a sorpresa durante la serata.
Si inizia dalla mattina sabato 5 luglio dove verranno proposti una serie di eventi inerenti alla musica e alla cultura. Alle ore 10.00 al Parco del Castello, il seminario di canto con Giuseppina Casarin per Il canto popolare tra Veneto, Friuli e Istria. Un’occasione per entrare nel vivo della musica popolare, in collaborazione con Associazione Musicale Tomat, Academiute di Musiche e culture popolâr da Glauco, Associazione Furclap. L’evento si replicherà anche nel pomeriggio, alle ore 16.00.
Alla Biblioteca Guarneriana appuntamente alle ore 10.30 per la proiezione di Trikiti Trip, un road movie girato tra Friuli, Istria e Romania, ideato da Patrik Larralde dei Paesi Baschi.
Alle ore 12.00 il Folkest Showcase in Piazza Vittorio Emanuele II con la cantautrice slovena Kiki, un evento realizzato in collaborazione con Nei Suoni dei Luoghi.
Alla Loggia Guarneriana alle ore 14.30 appuntamento con uno speed meeting dove incontrare artisti e delegati. Segue alle ore 15.30 alla Biblioteca Guarneriana, un momento dedicato a Enzo Jannacci con il racconto di Valerio Corzani (Rai Radio 3) dal titolo Storie e biografie del cantore dei vinti.
Non solo seminari musicali, ma anche un seminario di ballo. Dalle ore 16.00 alle ore 18.00, presso la Loggia Guarneriana, un evento realizzato con LarreAlde Band dai Paesi Baschi. Nel frattempo, alle ore 16.30 in Piazzetta Pellegrino, lo spettacolo per grandi e piccini del gruppo Lotta&Stina, provenienti dalla Finlandia e dalla Catalogna.
Il pomeriggio di sabato è ricco di Showcase: alle ore 17.00 presso la Chiesa di Santa Maria della Fratta, l’incontro con Lyre’n’Rhapsody dalla Grecia; alla Chiesa di San Antonio Abate, alle ore 18.00 Darbar Mantra; alle ore 20.30 alla Chiesa di Santa Maria della Fratta lo showcase della tunisina Nora Gharyéni; mentre alle ore 21.20 Hraybery in Piazza Carlo Cattaneo.
Segue in Piazza Carlo Cattaneo alle ore 22.00 il Balfolk con LarreAlde Band. Nel frattempo una serie di eventi si susseguiranno in Piazza Vittorio Emanuele II: alle ore 20.50 con la vincitrice del Premio Andrea Parodi 2024, la catalana Sandra Bautista; Joachim Cooder alle ore 21.45; dalla Catalogna Paula Peso alle ore 22.50, che chiude la giornata di eventi del 5 luglio.
Il weekend alla Città di San Daniele si chiude domenica 6 luglio con una giornata ricca di incontri. Alle ore 10.00, alla Loggia Guarneriana il seminario di ballo con i campani della Paranza mediterranea, per entrare nel vivo dei balli del sud Italia, con una replica nel pomeriggio dalle ore 16.00 alle ore 18.00. In contemporanea al Parco del Castello alle ore 10.00, il seminario di canto Il canto popolare nell’area mediterranea con Elena Ledda, in collaborazione con Associazione Musicale Tomat, Academiute di Musiche e culture popolâr da Glauco, Associazione Furclap. Replica dell’evento alle ore 16.00.
Alla Biblioteca Guarneriana alle ore 10.30 spazio per Il mio canto è memoria: di Maurizio Callegaro con il Laboratorio di Canto Spontaneo diretto da Giuseppina Casarin, La musica di tradizione orale, ponte tra la memoria e il tempo presente, in collaborazione con Associazione Musicale Tomat e Società Filogica Friulana.
Appuntamento alle ore 12.00 a Piazza Vittorio Emanuele per lo showcase con La Peka.
Gli eventi del pomeriggio si aprono con lo speed meeting con artisti e delegati alle ore 14.30 alla Loggia Guarneriana. Alla Biblioteca Guarneriana invece, alle ore 15.30, nell’ambito della collaborazione con Rai Techetè un momento dedicato a Pier Paolo Pasolini con Elisabetta Malantrucco (Rai Techetè) e Marco Salvadori (Centro Studi Pier Paolo Pasolini) per note e poesie tra Casarsa e Roma, che vedrà anche la partecipazione di Claudio Agostoni di Radio Popolare Milano.
In Piazzetta Pellegrino alle ore 16.30 lo spettacolo dedicato a grandi e piccini con Peter Kus dalla Slovenia.
Momento di showcase alla Chiesa di Santa Maria della Fratta con M Ω Σ A I C O, una produzione speciale dei gruppi Lyre’n’Rhapsody e Darbar Mantra. Alla Chiesa di San Antonio Abate lo showcase alle ore 18.40 di Asteria dal Portogallo.
Alle ore 19.30 alla Chiesa di Santa Maria della Fratta, i vincitori del Premio Folkest – Nuovo Imaie 2024, gli italiani Ars Antiqua Jazz World Ensemble. Ancora showcase con i friulani Crotz ta Palûd alle ore 20.30 in Piazza Carlo Cattaneo. Sempre alle 20.30, ma in Piazza Vittorio Emanuele II, la vincitrice del premio Ethnos Generazioni 2024, la siciliana Luisa Briguglio.
A chiudere il weekend, la festa a ballo in Piazza Carlo Cattaneo con la Paranza mediterranea alle ore 21.20. E in Piazza Vittorio Emanuele II alle ore 21.15 spazio al Premio Alberto Cesa 2025, con Fan Chaabi, Massimiliano Felice, Pasticcio Meticcio, Stefano Turolla Trio, Urtie e ZeroFolk Duo. Gli ospiti saranno Max Manfredi e Federico Sirianni Genova, e a presentare, da Tv Koper/Capodistria Martina Vocci, e da RAI Stereonotte Duccio Pasqua.
Gli artisti
Yiddish Blues
Moni Ovadia con Giovanna Famulari e Michele Gazich
Yiddish blues non è teatro canzone. Yiddish Blues è il concerto di Moni Ovadia. “Es brent!” (sta bruciando!). Con questa canzone-manifesto, scritta nel 1936 da Mordechai Gebirtig, che racconta di una città in fiamme si apre il concerto di Ovadia: che è il canto delle diaspore, degli esiliati degli stranieri in terra straniera.
“Gelem, gelem” (andare, andare): queste parole danno il titolo all’inno della comunità Rom, che è anche il cuore di questo concerto. Incontreremo lingue, canti, blues per nulla canonici e molto eretici, i canti dei senza patria, perché la loro patria è in quel cantare.
Incontreremo gente tormentata dal “maltamé” (così viene chiamato il blues, il tormento esistenziale, nell’affascinante parlata degli ebrei di Venezia), ma che comunque decide di svegliarsi ogni mattino e cantare per quel tormento per esorcizzarlo. “Woke up this morning” (mi sono svegliato stamattina) non è forse l’incipit più tipico del blues?
Si canterà e si ricorderà, perché chi è senza memoria vive di meno. Canzoni per le orecchie annoiate dei boia, canzoni che cicatrizzano l’odio. Berremo “il latte nero dell’alba”, come diceva Paul Celan, in cerca di una scaturigine di luce per questi tempi oscuri.
Yiddish Blues è stato realizzato in stretta collaborazione da Moni Ovadia con Giovanna Famulari e Michele Gazich
Moni Ovadia: voce, chitarra
Giovanna Famulari: violoncello, voce, pianoforte
Michele Gazich: violino, viola, voce, pianoforte, percussioni psicoacustiche
Joachim Cooder e Adriano Viterbini Usa/Italia
Figlio del leggendario chitarrista Ry, Joachim Cooder è cresciuto circondato dalla musica, suonando accanto a suo padre in studio e dal vivo fin da giovanissimo. In questo straordinario contesto ha avuto occasione di collaborare con artisti di ogni provenienza e genere, che vanno da David Lindley a Johnny Cash, Steve Earle, John Lee Hooker, Dr. John, Nick Lowe, Mavis Staples, Ali Farka Touré fino a far parte del progetto del Buena Vista Social Club. E fu proprio Ali Farka Touré a suggerirgli di iniziare a usare la mbira; lui poi adotterà un’Array mbira, riprogettata negli Stati Uniti e diventata uno strumento con possibilità cromatiche.
Dreamer’s Motel, uscito a novembre 2024, è il suo ultimo lavoro, che lo vede all’opera come cantante, compositore e polistrumentista. Con un’artigianalità melodica e un fascino discreto, il disco è un promemoria della vasta gamma e del ricco patrimonio musicale del musicista californiano, che in sette brani esplora nuovi territori sonori, muovendosi con autenticità tra soulful Americana, folk, roots e alt-country.
Nel tour italiano dell’estate 2025 sarà accompagnato dal chitarrista Adriano Viterbini, che si distingue per il suo stile chitarristico ispirato a Tinariwen, Blind Willie Johnson e Ry Cooder: Oltre al suo duo Bud Spencer Blues Explosion, ha collaborato con Raf, Bombino, il trio Fabi-Silvestri-Gazzè, Enzo Pietropaoli, Tre Allegri Ragazzi Morti, Rokia Traoré.
Formazione: Joachim Cooder – Array mbira, voce; Adriano Viterbini: chitarra acustica ed elettrica.