In occasione del cinquantennale della morte di Fausto Pirandello, va in scena l’11 giugno prossimo (ore 20.00, 50, rue de Varenne 75007, Parigi), presso l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, Filius et Pater, l’atto unico di Luciana Grifi e Sergio Urbani diretto dallo stesso Urbani e dedicato a scandagliare il rapporto fra Fausto – pittore – e Luigi Pirandello, il grande drammaturgo siciliano. La piéce teatrale verrà proposta in abbinamento alla Mostra Retrospettiva a cura di Manuel Carrera La pittura e la condizione umana dedicata al raffinato Fausto Pirandello. Sul palco Alessandro Braccini, Andrea Angeletti, Alessia Sartini e Mattia Catalani avvolti e coinvolti nel tentativo poetico e necessario di far incontrare due grandi e diversissime umanità dell’arte: ripercorre momenti, situazioni e dinamiche che hanno segnato la vita e la pittura di Fausto Pirandello… in un emozionante e profondo viaggio della memoria con una particolare attenzione alla fuga a Parigi con Pompilia e al tormentato rapporto con il padre, il drammaturgo Luigi Pirandello.
Un padre. Un figlio. Due voci distanti, eppure destinate a incontrarsi nello spazio simbolico del teatro. Da un lato Luigi Pirandello, genio della parola e dell’enigma dell’identità; dall’altro Fausto Pirandello, pittore silenzioso, osservatore acuto del reale, testimone discreto di un’eredità mai reclamata. Filius et Pater dà corpo e voce ad un dialogo immaginato ma necessario, ad un confronto che attraversa il tempo, l’arte e la carne stessa del legame filiale. La scena si fa luogo di confessione e di resistenza, tra luci, ombre e memorie.
A incarnare i protagonisti, l’intensa interpretazione di Alessandro Braccini nel ruolo di Fausto e la forza scenica di Andrea Angeletti nei panni di Luigi. Accanto a loro, Alessia Sartini porta in scena la figura delicata e determinata di Pompilia, mentre Mattia Catalani veste i panni di un ideale interlocutore, presenza curiosa e riflessiva, specchio del pubblico e coscienza della scena.
Il testo, scritto da Luciana Grifi e Sergio Urbani, e prodotto dalla Compagnia teatrale Theatr.Es, è diretto in un allestimento che unisce essenzialità visiva e profondità emotiva, omaggio alla memoria, al teatro e alla complessità dei legami umani.
Luciana Grifi. Romana,laureata in Lettere Moderne all’Università La Sapienza di Roma. La sua passione per la letteratura l’ha indotta a cimentarsi nella scrittura, scegliendo come modalità espressiva la scrittura teatrale, come appare già nei suoi testi iniziali: Essendo, Mommyland, Il giocoliere, Attrice in carriera.Aderendo ai dettami della poetica pirandelliana e nella consapevolezza che l’opera sia imprescindibile dal suo autore, ha deciso di privilegiare nei suoi testi il rapporto tra l’autore e l’opera, trasformando l’autore stesso in un personaggio teatrale. Nascono così Il f(o)u Alfred Jarry, Il mio cuore è un bazar e Il Faust di Pessoa (ambedue dedicati a Fernando Pessoa), Permette,conte Tolstoi, che le misuri il cranio? (incontro tra Tolstoi e Lombroso) pubblicato su Sipario nel 2010, Eva Braun coniugata Hitler, Teodora ti adoro. In seguito si è dedicata a Luigi Pirandello, scrivendo l’adattamento di due romanzi: L’esclusa e Suo marito, l’atto unico Dialogo immaginario, la piece Le sue donne signor Pirandello ambedue tradotti in inglese e pubblicati sulla rivista di The Pirandello Society of America rispettivamente nel 2016 e nel 2019.
Sergio Urbani nasce a Soriano nel Cimino, nel 1976. Drammaturgo, regista teatrale e insegnante di recitazione. Presidente dell’Associazione Theatr•Es di Viterbo, dirige da anni tre scuole di formazione teatrale e una compagnia professionale. Regista teatrale a tutto tondo, dirige infatti negli anni passati anche Opera Lirica a Parigi, portando in scena con la compagnia francese Le voix concertantes, La Traviata e Rigoletto di G. Verdi e La voix humaine di Cocteau. Nel 2023 Davide Ghaleb Editore pubblica Io sono Te, il suo primo romanzo.