Michele Gazich e Giovanna Famulari, 2 luglio, 20.45
Michele Gazich e Giovanna Famulari saranno ospiti sul palco di Folkest mercoledì 2 luglio, alle 20.45, presso il Sagrato della Chiesa di San Giacomo a Clauzetto (PN), per raccontare il loro Solo i miracoli hanno un senso stanotte in questa trincea: un progetto artistico, di recente anche un delicatissimo album, in cui la musica e le parole di Michele si sono incontrate con la raffinata musicalità di Giovanna in un incontro umano e poetico che si fa canto. Un album e un concerto che sono la celebrazione dell’amicizia umana e artistica tra Michele Gazich e Giovanna Famulari e che nel titolo contiene tutta la sua densità di senso: il sorriso e la speranza. Cantautore di tempi passati e futuri, compositore, cantante, pianista, violista e soprattutto violinista – nonché storico amico e collaboratore di Folkest – ha trovato in Giovanna Famulari, cantante, pianista, polistrumentista e soprattutto violoncellista, il perfetto complemento per la sua ricerca tra musica e parole.
L’album muove da una premessa, da una constatazione durissima che ha animato la creatività di Gazich: “Viviamo immersi in una realtà, in un presente così tremendo e incredibile (cioè difficile da credere), al punto che, almeno per me, è stato ed è più semplice credere ai miracoli.” Questo approccio, fra amara e stupefatta constatazione del reale e sguardo poeticamente fiducioso nel futuro, anima un vero e proprio viaggio: Michele Gazich e Giovanna Famulari si prendono musicalmente per mano e, assieme ai propri strumenti, cantano con due voci diversissime ma di medesima intensità emotiva e il loro sguardo si proietta in avanti: verso la speranza, verso il miracolo. Il concerto includerà anche un brano scritto da Gazich nel 2009, L’Angelo ucciso, dedicato al poeta friulano contemporaneo per antonomasia: Pier Paolo Pasolini, di cui quest’anno ricorre il cinquantenario della scomparsa. Il viaggio, quindi, si apre con Perché Goethe è partito per l’Oriente?, ispirata all’incontro tra il poeta tedesco e il misticismo persiano di Hâfez: un inno all’amore come ponte tra mondi, dove le parole bruciano come farfalle attratte dalla luce. Da questo fuoco interiore nasce “Sanguedolce”, una visione tra vita e morte, che attraversa il rogo di Giovanna d’Arco e trova incarnazione nella voce viva di Giovanna Famulari. Nel sogno acceso della pittura spirituale si inserisce Alice nel paese di Chagall, omaggio a un museo che diventa tempio d’infanzia, luce e memoria. Poi arriva La resa, canto nato sotto il livello del mare, tra le nuvole del Veneto Orientale e note rapite a Mozart, testimone di un abbandono totale all’amore. Materiali sonori per una descrizione dell’anima di Paolo F. è una composizione senza parole, costruita nel silenzio lasciato dalla morte di un amico irriducibile, l’anarchico Paolo Finzi, registrata in un battistero millenario che sembra caduto da un altro tempo. A seguire, Oceano di De André e De Gregori, si muove tra le domande dell’infanzia e il naufragio del poeta, dove la musica resta l’unica risposta possibile. Nel cuore della torre di Tübingen nasce La torre di Hölderlin, ispirata alle poesie del poeta “folle”, che seppe ritirarsi dal mondo per celebrare con semplicità l’alternarsi delle stagioni, come in un haiku. Anche Heiligenstadt parla di una resa apparente: quella di Beethoven, che scrisse il suo testamento tra disperazione e speranza, ma poi scelse di vivere e di cercare ancora la gioia attraverso l’arte. Infine, Solo i miracoli hanno un senso stanotte in questa trincea chiude il disco e chiuderà il concerto di Clauzetto come un testamento aperto alla luce, in cui le canzoni trattenute per anni vengono offerte al mondo con voce corale, accompagnate dal ricordo di Solveig Dommartin, promessa d’un altro volo.
Folkest, per la direzione artistica di Andrea Del Favero, è realizzato dall’Associazione Culturale Folkgiornale ETS, grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Friuli, dei comuni di San Daniele del Friuli e di Udine, di Banca 360 e degli Enti Locali degli oltre trenta comuni del Friuli Venezia Giulia coinvolti, di Abaco Viaggi, Cantina Tavagnacco, Cooperativa Itaca.
Michele Gazich
Michele Gazich è musicista, poeta, produttore artistico, compositore, scrittore di canzoni. Opera professionalmente nel mondo della musica dall’inizio degli anni novanta: tour in Italia, Europa e USA, collaborazioni con cantautori italiani, europei e singer-songwriter statunitensi (Michelle Shocked, Mary Gauthier, Eric Andersen e Mark Olson); orchestre; spettacoli teatrali; performances di poeti; colonne sonore cinematografiche; università e conservatori italiani ed esteri. Michele Gazich, ad oggi, ha collaborato a più di cinquanta album e ne ha pubblicati dodici a suo nome. Più volte finalista alla Targa Tenco, ha partecipato ad album finalisti ai Grammy Award. Ha suonato al Senato Spagnolo, al Kennedy Center di Washington e al Billboard Auditorium di Tokyo. La sua è una dimensione di nomadismo artistico e di ricerca costante, che è diventata esistenziale.
Giovanna Famulari
Giovanna Famulari è una musicista poliedrica, diplomata in violoncello presso il Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste. Artista a tutto tondo, è anche pianista, arrangiatrice e produttrice artistica, capace di spaziare con naturalezza dal pop al jazz, dalla world music alla contemporanea, fino al teatro musicale e alle colonne sonore. Con una carriera che unisce rigore classico e apertura alla sperimentazione, ha ricevuto importanti riconoscimenti come il Premio Pavoncella d’Oro e il Premio AILA 2018. Attiva in ambito teatrale e televisivo, ha collaborato con la Rai come compositrice e interprete in numerosi programmi radio e TV. Parallelamente ai suoi progetti solistici, lavora con artisti italiani e internazionali, portando il suono del suo violoncello sui palcoscenici di tutto il mondo, dall’Europa al Medio Oriente, fino al Sud America.