Mistiche Ribelli (label Lizard Records) è il nuovo progetto musicale di Pierangelo Pandiscia che, assieme a Gino Ape alla scrittura e all’interpretazione dell’Ensemble Enten Hitti, ha voluto compiere un viaggio sonoro ispirato a diverse correnti mistiche – sufi, essene, tibetane, cristiane, occitane – che nel corso dei secoli hanno rappresentato non solo una ricerca spirituale personale, ma anche una forma di ribellione silenziosa contro le istituzioni e le derive della civiltà. I testi, sia originali che antichi, esplorano la dimensione del sacro presente in ognuno di noi, al di là di ogni confine religioso, oltre i nostri demoni e le nostre ombre.
Un album in cui la ciclicità, già evidente nel ripetersi nei titoli del termine mantra, è una cifra stilistico musicale molto importante assieme ad una scrittura prevalentemente modale in cui le idee musicali sono minimali, se pur non minimaliste, e tornano in cicli successivi ricche dei colori della musica del mondo.
La musica porta la firma, come si diceva, di Pierangelo Pandiscia e Gino Ape, ad eccezione del brano Our Needs of Consolation, scritto da Ape, Pandiscia, Francesco Paolo Paladino e Dorothy Mosocowitz Falaski, e di Evren Mantra, composto da Theo Allegretti, Pandiscia e Ape. Accanto a questi, trovano spazio anche testi della tradizione, tratti da Jalal Ad Din Rumi, dal Mantra del Sutra del Cuore, dal Canto della Notte degli Indiani Navajo, da antichi testi occitani ed esseni dei Manoscritti del Mar Morto, fino alle parole di San Francesco d’Assisi.
Tutti i testi, a parte quelli classici, sono di Pierangelo Pandiscia e Gino Ape, tranne Luca Chino Ferrari autore del testo di Our Needs of Consolation adattato in lingua inglese da Dorothy Moscowitz Falaski.
L’ensemble è composto da Gino Ape (oboe, flauti, xilofono, pianoforte, santoor, voce), Pierangelo Pandiscia (liuto, gong, conchiglie tromba, salterio ad arco, percussioni), Giampaolo Verga (violino), Carmen D’Onofrio (voce) e Jos Olivini (fisarmonica, Hulusi, pianoforte, arpa celtica, table tubes).
Gli ospiti
A impreziosire il disco, la partecipazione di numerosi ospiti: Gianfranco D’Adda e Vicky Ferrara alle percussioni in L’uomo di Dio e Carne della stessa carne, Nicolò Pandiscia alle percussioni in L’uomo di Dio, Vincenzo Zitello alla viola e al violoncello in Carne della stessa carne e Our Needs of Consolation, Dorothy Moscowitz Falaski alla voce in Our Needs of Consolation, Tito Rinesi alla voce in Carne della stessa carne, Theo Allegretti al pianoforte in Evren Mantra, Ilaria Drago come voce narrante in Oreade e Mantra delle Onde, e Samatha Cinquini come voce narrante in Mantra delle Ombre.
Registrato tra maggio 2023 e ottobre 2024 presso Hitti House, il disco è stato mixato e masterizzato da Alberto Callegari presso Elfo Studio nel dicembre 2024. La copertina dell’album, Onirica, è un’opera a olio su tela di Vito Taddeo.
Tracklist
Track by track
L’uomo di dio
E basato su un semplice giro armonico in ¾ . i suoni del santoor persiano caratterizzano il pezzo rievocando atmosfere del medio Oriente. Table tubes, piano, violino, percussioni, oboe si intrecciano con la base di chitarra e voce mantenendosi su scale modali. Il finale con la fisarmonica vuole restituire un leggero accenno, un flash ad una dimensione popolare.
Mater Mantra
Le note tenute di oboe aprono il brano che mantiene una struttura ripetitiva e ipnotica. Gli intrecci modali di pianoforte e metallofoni, i violini, la chitarra elettrica trattata con un reverse creano un magma sonoro. Una sorta di madre da cui si rendono intellegibili le parole. I cori che verso la fine appaiono lontani sviluppano ulteriormente la sensazione di un ambiente avvolgente e delicato che ti porta dentro “l’incanto” delle stelle.
Carne della stessa Carne
Si apre con il suono di un gigantesco satya Gong (Gong Verità): un gong nepalese dal diametro di 150 cm che da un’atmosfera orientale e meditativa al pezzo. Il recitativo del mantra del sutra del cuore appare su questo fondo sonoro e si alterna a contrappunti di violino, viola, cello ed oboe. Fino all’apparire di intrecci ciclici/modali di pianoforte e viola che accompagnano il canto nella parte centrale del brano. Il mantra del sutra del cuore e il Satya gong consegnano la fine.
Evren Mantra
E’ caratterizzato da una struttura ritmica poco usata (il 5/4) su tonalità di LA bemolle minore. L’ostinato del pianoforte si arrichisce di contrappunti di piano e paesaggi sonori di archi. Musicalmente ciclico ed ipnotico unisce la leggera malinconia della tonalità minore a linee melodiche modali ed evocative di spazi eterei, infiniti.
Le consolazioni delle ninfee
Brano per salterio ad arco, liuto e voce. Essenziale. Minimale. Modale. Minuscoli Grappoli di note sulla tonica di Re. Ogni tanto passa un violino con una singola nota. Sospeso.
Mantra del soffio
Parte con un mantra ritmico melodico dii piano, cello e violino che accompagna tutto il brano. Contrappunti di oboe, inserti melodici minimali di chitarra elettrica ed arpa celtica realizzano un intreccio continuo con il testo. Alla fine un soffio di una conchiglia dell’Oceano Pacifico chiude il brano.
Oreade
Wind chimes, flauti orientali, Hulusi, e cori si alternano ciclicamente e punteggiano il recitativo del cantico delle creature di San Francesco. Puri suoni organici.
Mantra delle ombre
Un altro intreccio minimal- ripetivo di piano fa da sfondo ad un paesaggio sonoro ipnotico. Archi, cori, metallofoni, oboe recitativi al limite della udibilità. ombre musicali. Ombre che danzano.
Our needs of consolation
Cello, viola, violino e salterio ad arco sostengono con pochissime note il cantato di Dorothy. Brano che originariamente aveva una consistente parte ritmica di piano e percussioni. Abbiamo deciso di “asciugare” togliendo tutte le parti ritmiche in modo da dar piu risalto alla voce. Solo poche note di piano puntaggiano il cantato. Finale con un piccolo eco di oboe che scivola via.
Mantra delle onde
Pezzo ambientale ispirato al fluire delle onde.Dali tutto inizia li tutto finisce. Ostinato di piano con arrangiamento di violino, viola e cello. Poche note di metallofoni alti e note cantate annunciano il recitativo finale. Una culla.