GIGI MIRACOL

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Gigi Miracol

Ritratto di un uomo libero


di Dimitri Feltrin
produzione Zetagroup

distribuzione Emerafilm

 

Cast tecnico

Direzione della fotografia – Alen Basic

Audio in presa diretta – Marta Lorenzi

Montaggio e color-correction – Jurij Magoga

Montaggio del suono e sound-design – Marco Furlanetto

Operatori di ripresa – Marco Puorro, Stefano Moretti

Drone – Sergio Ferraro

Foto di locandina – Dimitri Feltrin

Graphic design – Massimiliano Marras

Musiche originali di – Walter Bertolo Do’Storieski

Direttore di produzione – Massimo Belluzzo

Segretaria di produzione – Delia Ceasoglu

Esce Gigi Miràcol, film documentario di Dimitri Feltrin che racconta attraverso le tappe delle quattro stagioni la vita di Luigi Antonioli, in arte Gigi Miràcol appunto, uomo fuori dagli schemi, vignaiolo itinerante, poeta dialettale, saltimbanco e mangiafuoco, che ha scelto di vivere in completa libertà, lontano dalle convenzioni della società. Il film è una produzione Zeta Group ed è prodotto da Massimo Belluzzo, Alen Basic, Luca Pinzi con il contributo di Regione del Veneto e del Ministero della Cultura, il sostegno della Veneto Film Commission, in collaborazione con Treviso Film Commission – e distribuito da Emerafilm.

 

La vita di Gigi, segnata da esperienze intense e cicatrici che lo rendono più di un personaggio, è narrata con un occhio curioso e profondo alla ricerca delle molteplici sfaccettature della sua esistenza, dal lavoro nelle vigne alla passione per la poesia dialettale, dal rapporto con la natura alla solitudine esistenziale. Gigi è un uomo che non solo ha abbracciato la vita libera, ma la trasforma quotidianamente in una forma d’arte, viaggiando in camper da un angolo all’altro d’Italia per dispensare il suo sapere e raccontare la bellezza della natura e della terra.

 

Un lavoro dall’approccio intimo e non convenzionale il cui racconto non segue una linea logica e strutturata, ma si dipana attraverso una serie di incontri, riflessioni e immagini evocative che dipingono il ritratto di Gigi e della sua terra. La natura non è solo un contesto, ma una protagonista silenziosa che fa da sfondo alla vita di Gigi: le vigne, il paesaggio veneto, i momenti di solitudine e di rinnovamento, insieme al rapporto profondo e instancabile di Gigi con l’ambiente che lo circonda.

Le immagini si susseguono in ampie panoramiche, sfruttando la luce naturale e il ritmo lento delle stagioni, mentre la musica jazz di Walter Bertolo e i brani in dialetto veneto dei Do’Storieski, parte integrante del film, accompagnano le riflessioni e le parole di Gigi, rendendo il linguaggio del protagonista ancora più potente.

Le stagioni dettano il tempo del film, come il tempo di Gigi, scandito dai suoi viaggi tra le viti e le cantine, le sue performance di giocoleria e mangiafuoco, ma anche dai momenti di riflessione e malinconia per una vita che sta invecchiando, ma che non smette mai di celebrare la libertà e la bellezza di ciò che lo circonda. La narrazione si dipana anche attraverso le poesie nel dialetto di Fregona di Gigi, che raccontano il passaggio del tempo e la sua visione della vita, dalla giovinezza alla vecchiaia. A un certo punto del film, si celebra anche il suo 70esimo compleanno, simbolo di una vita vissuta in piena libertà, con amici e risate.

Eppure l’atmosfera non è mai solo di festa, ma riflette anche la solitudine esistenziale di un uomo che, pur circondato da molti, porta con sé un peso di nostalgia e riflessione profonda.

Il Veneto
Il film è stato girato principalmente in Veneto, esplorando le colline, le vallate e i paesaggi che Gigi frequenta quotidianamente: dalle isole veneziane alle montagne del Cansiglio, dalle colline del Bellunese alle pianure venete.

 

La colonna sonora

La musica jazz, insieme ai canti in dialetto, crea un sottofondo emotivo che accompagna il racconto e arricchisce le riflessioni del protagonista. Più nello specifico la colonna sonora di Gigi Miracol è stata affidata ai Do’Storieski e a Walter Bertolo.

I Do’Storieski sono un duo composto da Leo Miglioranza e Alberto Cendron che si cimenta su svariati generi, spesso con brani che hanno un taglio ironico-satirico, spesso in dialetto veneto. È proprio sul set di un loro videoclip (Me piase a bira, interpretata live anche nel capitolo “estate” del film) che Dimitri Feltrin, il regista, ha conosciuto Gigi Miracol, e proprio a loro ha chiesto di scrivere qualcosa per Gigi. Ne sono usciti due brani: il blues Camper o Roulotte, interpretato live durante la festa per il 70° compleanno di Gigi, è di Leo Miglioranza; la ballata Ogni dì, che accompagna i titoli di coda, è di Alberto Cendron.

Il commento musicale, sempre delicato ma comunque significativo, è stato invece affidato al compositore/musicista/direttore d’orchestra Walter Bertolo a cui è stato chiesto di comporre sulla scena. Il suo è un free-jazz che a tratti dialoga con la musicalità rude della voce del protagonista e che si pone come un suo “controcanto”. Lo stile disordinato e imprevedibile, infine, vuole ricalcare proprio la personalità del protagonista del film.

 

 

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