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Musica

Prosegue il viaggio di Zàkynthos del Francesco Bruno Trio  

In programma una nuova data per il Francesco Bruno Trio e per Zàkynthos (uscito di recente per Alfamusic),  il nuovo progetto del chitarrista e compositore Francesco Bruno che salirà il 3 settembre prossimo con le sue chitarre sul palco dell’Orbetello Jazz (Terrazza sulla Laguna della Polveriera Guzman, Orbetello – GR) assieme a Marco Rovinelli alla batteria e ad Andrea Colella al contrabbasso. Ai brani del nuovo progetto – otto tracce che attraversano le suggestioni del bacino del mediterraneo e della musica Latino Americana – Francesco Bruno ha voluto affiancare nel concerto live una selezione di alcune composizioni che fanno parte della nutrita discografia prodotta nel corso degli anni, si va dalle pulsazioni hard bop  di brani quali Tales From The Global City e Highway For Deneb alle suggestioni Latino Americane di Common Roads per poi abbracciare il pubblico, salutandolo con la struggente ballad Piccola Himalya scritta per il progetto Le Parole Altre in omaggio a Tiziano Terzani. Filo rosso che accomuna il repertorio vecchio e nuovo uno sguardo attento alle infinite contaminazioni che rendono vivo il linguaggio del jazz moderno. Perché, come dice spesso Francesco Bruno, che con la sua musica ha raccontato dagli anni 70 ad oggi i colori del mediterraneo coniugandoli al jazz: “Il linguaggio del jazz non conosce confini geografici e temporali, è il più forte dei venti che conosco, capace con la sua forza di attraversare le culture di tutto il mondo”

Il progetto di Zàkynthos ruota attorno alla scrittura melodica che da sempre contraddistingue le produzioni di Francesco Bruno e, oggi, ha scelto di lavorare sulla poesia e la delicatezza  della dimensione minimale del trio acustico jazz. La chitarra, ovviamente, è al centro di questa narrazione e affonda le radici nel lessico jazzistico tradizionale per poi evolversi in nuove forme espressive senza mai abbandonare comunicativa ed empatia con l’ascoltatore.