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Intensa serata di arte e commozione dedicata ad Alzek Misheff alla Casa del Cinema di Roma

Dal Ministero Bulgaro assegnato il prestigioso Secolo d’Oro

Intensa e commovente la serata alla Casa del Cinema di Roma dedicata ad Alzek Misheff, artista bulgaro naturalizzato italiano oramai cinquant’nni fa al quale è stata dedicata una mostra e la proiezione di un intenso documentario, Volare con le pinne. Intenso per la storia alle spalle di questo grande artista, fuggito dalla Bulgaria tanti anni fa. Commovente perché la serata è stata anche l’occasione per assegnare a Misheff il Secolo d’Oro, la massima onorificenza in ambito delle arti assegnata dal Ministero Bulgaro che in questa edizione 2024 ha premiato anche personaggi come Raina Kabaiwanska e Georgi Gospodinov: un segnale importantissimo dopo tanti anni di esilio interrotti solo nel 2022 da una retrospettiva a Sofia. A consegnarla è stato l’Ambasciatore Bulgaro in Italia Sua Eccellenza Todor Stoyanov che era affiancato per l’occasione dalla Dottoressa Snezhana Yoveva, Direttrice dell’Istituto di cultura statale presso il Ministero degli Affari Esteri – Bulgaria, proprio colei che ha proposto il nome di Misheff per il conferimenti di questa importissima onorificienza. A guidare la premiazione era il Direttore dell’Istituto Bulgaro di Cultura il Dottor Ilia Lozanov. Era anche presente e ha ricordato gli stretti rapporti fra Italia e Bulgaria, l’Onorevole Stefano Erbaggi

In sala, poi, erano presenti alla proiezione gli autori di questo intenso documentario: oltre alla regista Maria Averina, la co-sceneggiatrice Mariana Svetoslavova, la montatrice Mina Altaparmakova e l’Autore delle musiche originali Peter Dundakov. Era presente anche l’ideatrice della Festa del Cinema Bulgaro Yana Jakovleva. Un vero e proprio poema cinematografico, questo di Volare con le pinne, come lo ha ben descritto il Direttore Lozanov, che ha saputo descrivere l’intensa personalità di Misheff, la profondità delle sue relazioni professionali e personali: un vero e proprio affresco artistico e umano.

Ricordiamo che la serata è stata organizzata dall’Istituto Bulgaro di Cultura e dall’Associazione Culturale La Fenice e supportato da Iliyana Georgieva e Walter Mastropasqua, appassionati di arte e mecenati attivi nel dialogo fra Italia e Bulgaria.

Presentato come film d’apertura al Master of Art 2024, il documentario ha già ricevuto il Premio per il Miglior Documentario Bulgaro e vari riconoscimenti presso i principali festival cinematografici, tra questi spiccano il Premio per il Miglior Compositore (Petar Dundakov) e il Premio per il Miglior Montaggio (Nina Altaparmakova).

Alzek Misheff ha iniziato il suo percorso artistico negli anni ’60 nella Bulgaria comunista, dove si è dedicato all’astrattismo, allora simbolo di libertà. Audace nelle sue ricerche creative e nella ricerca di orizzonti più ampi, nel 1971 l’artista prese la decisione radicale di lasciare la Bulgaria per sempre. Arrivato in Italia, Alzek Misheff si immerse nel nuovo territorio dell’arte contemporanea diventando uno dei più importanti esponenti degli anni ’70 e ’80. Definito da Achille Bonito Oliva nel 1976 tra i 30 più significativi artisti europei dell’Avanguardia del tempo all’interno del libro Europa America Le differenti Avanguardie (Franco Maria Ricci), Misheff ha avuto un percorso artistico sempre articolato, rimanendo tutta la vita una persona alla ricerca.

Invitato dalla gallerista Victoria Draganova, Alzek Misheff ha realizzato nel 2019 la sua prima mostra in Bulgaria dopo 50 anni, nello spazio espositivo alternativo di Sofia “La Piscina”. Due anni dopo, ha realizzato una grande mostra retrospettiva nella Galleria Nazionale d’Arte.

Attraversando confini e continenti, ironizzando anche sui propri approcci e idee, Alzek continua a porre alcune domande cruciali: “Dove sta andando il mondo?”, “Dove sta andando l’arte contemporanea?”, “Come dovremmo vivere?”.

Maria Averina è una regista bulgara, laureata in regia cinematografica e televisiva presso la Nuova Università Bulgara. Ha partecipato a rinomati programmi formativi internazionali come il Talent Campus di Sarajevo nel 2010 e il Berlinale Talent Campus nel 2013. Successivamente, ha conseguito un master in cinema documentario alla Royal Holloway, Università di Londra. Il suo debutto, Da Cremona a Cremona, ha vinto il premio dell’Accademia Cinematografica Bulgara per il miglior documentario, consolidando la sua reputazione come regista di talento. Volare con le pinne è la sua ultima opera, un documentario che esplora la vita e l’arte dell’artista Alzek Misheff.